Il Tutor DSA, proprio perchè specializzato nei processi di apprendimento, è un ottimo supporto per tutti i bambini o ragazzi che quotidianamente incontrano difficoltà nello studio; difficoltà che possono essere dovute ad un disturbo specifico di apprendimento oppure legate ad un metodo di studio poco efficace e ad una carente capacità di pianificazione del materiale e del tempo.
Tutoraggio: Chi è il Tutor DSA?
Vorrei iniziare con una citazione dello Psicologo Giacomo Stella: “Il Tutor è una persona che favorisce la comparsa di una rappresentazione mentale accompagnando il processo che sta comparendo dall’interno”.
Il Tutor Dsa o Tutor dell’apprendimento è un professionista laureato e successivamente specializzato sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA). Si tratta di una figura di supporto che interviene laddove si verifichi una mancanza di organizzazione, pianificazione, utilizzo di strategie e metodo di studio.
L’obiettivo del Tutor è quello di portare i ragazzi al massimo grado di autonomia possibile: una persona si può definire autonoma quando svolge azioni in modo adeguato e senza la necessità di aiuto da parte di altri, ovvero deve possedere strategie che gli consentano di provvedere autonomamente ai suoi bisogni formativi.
E’ quindi di fondamentale importanza promuovere sia competenze tecnico-operative sia competenze emotivo-motivazionali e il Tutor rappresenta quindi un facilitatore di processi.
Per poter mettere in atto un percorso di tutoraggio efficiente è importante avere ben chiaro il profilo funzionale dello studente e quindi partire da un’attenta lettura della diagnosi, se possibile, passare ad un’osservazione diretta, leggere il PDP (piano didattico personalizzato) e capire se rispecchia le esigenze dello studente.
La legge 170/2010 (che disciplina e tutela i ragazzi con disturbi specifici di apprendimento) prevede strumenti compensativi e misure dispensative ma cosa sono?
Si ricorre allo strumento compensativo per agevolare l’espressione delle potenzialità dello studente e, come suggerisce il termine stesso, permette di compensare difficoltà di esecuzione di un compito automatico.
Secondo le Linee Guida del Miur del 2011 le misure dispensative “consentono all’alunno di non svolgere alcune prestazioni che, a causa del disturbo, risultano particolarmente dispendiose e non migliorano l’apprendimento”.
Da sottolineare che tali strumenti NON rappresentano un vantaggio rispetto al gruppo classe e NON annullano la difficoltà del compito, servono invece a facilitare il successo negli apprendimenti sviluppando il senso di autoefficacia e sicurezza in se stessi.
IL TUTOR NON È UN INSEGNANTE DI SOSTEGNO E NON È UNA FIGURA CHE IMPARTISCE RIPETIZIONI
Quali sono le aree su cui interviene?
L’apprendimento è un processo complesso in cui intervengono variabili differenti tra loro ma tra loro dipendenti.
- Autonomia: comprende l’insegnamento dell’uso degli strumenti compensativi, ad esempio mappe concettuali, come si costruiscono, come si leggono e come devono essere utilizzate a scuola e nello studio, formulari, utilizzo di device (pc o tablet)….;
- Mediazione: nel momento in cui si intraprende un percorso di tutoraggio è importante lavorare in sinergia con scuola e famiglia;
- Motivazione: questo aspetto deve sicuramente partire “da dentro” ma lo si può rafforzare accrescendo nei ragazzi l’autostima e l’autoefficacia facendo leva sui punti di forza presenti in ciascuno di noi.
- Metodo di studio: il tutor accompagna i ragazzi alla “scoperta” di come studiare in modo efficace e duraturo.
Cosa fa il Tutor DSA? Perché affidarsi ad un esperto?
Come ho detto prima, il compito del Tutor DSA è quello di supportare l’apprendimento del bambino/ragazzo in un contesto post-scolastico, programmando un intervento strutturato e personalizzato che tenga conto dei suoi punti di forza e di debolezza.
L’obiettivo principale del tutoring è quello di portare i ragazzi al maggior grado di autonomia nello studio e nella gestione dei compiti scolastici fornendo loro la consapevolezza delle proprie risorse e delle proprie abilità che metteranno poi in pratica nel quotidiano.