Cosa significa “Socializzazione”?
Questo termine indica un processo tramite il quale si diventa membri della Società e tramite il quale la Società trasmette il proprio patrimonio culturale da una generazione all’altra. In questo modo, gli individui apprendono valori, norme, credenze e modelli di comportamento della cultura di appartenenza diventando “esseri sociali”.
La Socializzazione si basa sul alcune caratteristiche fondamentali:
- apprendimento,
- interiorizzazione
- adattamento.
Le prime due riguardano i valori e le norme che permettono di dare significato alla realtà, la terza riguarda il vivere sociale inteso come adattamento alle strutture e alle relazioni in cui gli individui vengono a trovarsi nel corso della vita e che contribuisce all’arricchimento delle risorse cognitive.
Come ampiamente spiegato dai sociologi, esistono due tipi di socializzazione: primaria e secondaria.
La Socializzazione Primaria
La Socializzazione Primaria si colloca dai primi anni di vita fino al raggiungimento dell’età scolare, è messa in atto principalmente dalla famiglia e riguarda l’apprendimento delle competenze di base come la capacità di comunicare, di utilizzare il linguaggio per scambiare informazioni ed esperienze, entrare in relazione con gli altri ed instaurare legami sociali.
A tale proposito due autori in particolare evidenziano l’importanza del processo di socializzazione nella costruzione dell’identità: Charles Cooley e George Herbert Mead che elaborano la Teoria del Sé.
La teoria di Cooley assume che il Sé derivi dall’io riflesso e cioè dal modo in cui interpretiamo i pensieri e i sentimenti degli altri nei nostri confronti. Secondo l’autore quindi il Sé si sviluppa come riflesso del modo in cui si pensa che gli altri ci vedano e si compone di tre elementi fondanti:
Percepisco come gli altri mi vedono;
- Immagino il giudizio degli altri si di me in base a come mi vedono;
- Reagisco alla sensazione che deriva dal giudizio che ho immaginato.
È utile sottolineare che la percezione che ricaviamo dalle reazioni altrui è da interpretare, ha un significato che dobbiamo interpretare ed è proprio grazie a questa interpretazione che apprendiamo il nostro io riflesso, ovvero la nostra identità.
La teoria di Mead assume invece che il Sé si sviluppi attraverso tre fasi che conducono alla formazione dell’Io, del Me e dell’Altro Generalizzato
- Fase dell’imitazione: in maniera inconsapevole, i bambini imitano il comportamento degli adulti;
- Fase del gioco libero: il bambino comprende i ruoli e comincia ad interpretarli, questo passaggio permette al bambino di attribuire alle proprie azioni lo stesso significato che gli attribuirebbero gli altri; “Io” e “Me” sono parti integranti del Sé: il primo rappresenta il modo in cui mi pongo di fronte agli altri mentre il secondo rappresenta il modo in cui io credo che gli altri mi vedano.
- Fase del gioco organizzato: il bambino apprende ciò che gli altri si aspettano da lui. L’autore chiama “Altro Generalizzato” questo insieme di aspettative attraverso cui il bambino regola il suo comportamento.
La Socializzazione Secondaria
La Socializzazione Secondaria prende avvio dall’età scolare, dura per tutta la vita e riguarda l’acquisizione di competenze specifiche utili per interpretare i differenti ruoli sociali che ognuno di noi assumerà nel corso della vita (amicali, professionali, familiari…). Questo tipo di socializzazione si realizza attraverso agenzie differenti: la scuola, i media, il gruppo dei pari, il luogo di lavoro….
Per far fronte alle nuove situazioni che si presentano nel corso della vita, gli individui ricorrono certamente al repertorio di conoscenze ed esperienze già acquisite ma è comunque necessario che questo repertorio si arricchisca eliminando elementi inefficaci o dannosi. Questo processo si chiama apprendimento.
Come sopra specificato, tra le agenzie di socializzazione possiamo annoverare:
- La scuola: luogo dove, oltre ai contenuti, si apprendono modelli di comportamento ispirati a principi di autorità, prestazione (rapporto tra mezzi e fini), competizione e cooperazione (che originano dal confronto con gli altri);
- Il gruppo dei pari: permette di sperimentare relazioni simmetriche e non gerarchiche orientate da solidarietà e/o competizione. La solidarietà fa emergere il sentimento di appartenenza mentre la competizione fa emergere l’individualità e le differenze;
- I mezzi di comunicazione di massa: esercitano notevole influenza sulla formazione di atteggiamenti e sull’acquisizione di modelli di comportamento di vita sociale.
Orville Brim, Psicologo sociale americano, ha evidenziato alcuni elementi importanti che caratterizzano la socializzazione primaria e quella adulta;
Socializzazione primaria | Socializzazione adulta |
Sviluppa le motivazioni (es. essere educati, non dire bugie…) | Sviluppa capacità specifiche (es. come diventare un ricercatore o un militare…) |
Trasmette e consolida valori stabili (es. curare le relazioni…) | Trasmette comportamenti modificabili (es. il grado di autonomia…) |
Favorisce l’adesione alle regole in modo acritico | Orienta alla valutazione critica delle regole imposte |
Favorisce l’obbedienza all’autorità | Permette il riconoscimento del conflitto di ruoli e la relativa conciliazione |
Ogni individuo ha dunque la possibilità di costruirsi un percorso di socializzazione sufficientemente coerente in quanto, crescendo, diventa parte attiva del processo stesso; aumentano inoltre le identità possibili e il grado di autonomia nelle scelte che permettono un “cambio di rotta” qualora le stesse risultino poco soddisfacenti.
È con la Socializzazione che i singoli individui costruiscono la propria identità e la cultura diventa per loro significativa.
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