Logopedia
La Logopedia si occupa dello studio, della prevenzione, della valutazione e della cura delle patologie e dei disturbi della voce, del linguaggio, della comunicazione, della deglutizione e dei disturbi cognitivi correlati come, ad esempio, memoria e apprendimento.
Il logopedista, in possesso di un titolo universitario abilitante, è il professionista esperto nell’educazione e nella rieducazione delle suddette patologie e si occupa di elaborare il bilancio logopedico volto all’individuazione e alla soddisfazione del bisogno di salute del paziente praticando attività terapeutica.
Questi disturbi possono interessare sia il versante espressivo, quindi la produzione del linguaggio, sia quello ricettivo ovvero la comprensione del linguaggio, oppure entrambi.
Di seguito alcune delle patologie per cui è indicato il trattamento logopedico:
- Disturbi della comunicazione scritta come i Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA: dislessia, disortografia, disgrafia e discalculia);
- Ritardi e disturbi del linguaggio (dalle difficoltà di articolazione, ai disturbi dell’organizzazione fonologica e grammaticale);
- Disfonia: alterazione della voce;
- Disturbi delle funzioni orali (suzione, deglutizione, masticazione, alimentazione);
- Disprassie verbali (situazioni in cui il bambino non riesce a produrre suoni, parole e frasi);
- Disturbi socio-comunicativi e pragmatici;
- Balbuzie;
- Afasia: disturbo di linguaggio insorto in seguito a una lesione cerebrale, che compromette le capacità di comprensione e/o produzione;
- Disartria: difficoltà di linguaggio dovute a un’incapacità di controllo dei muscoli coinvolti nell’atto di produzione dei suoni linguistici;
- Disfagia: difficoltà della deglutizione;
- Autismo: difficoltà nell’interazione sociale reciproca, nell’abilità a comunicare idee e sentimenti e nella capacità di stabilire relazioni con gli altri.
In base alle tappe di sviluppo del bambino, si possono evidenziare alcuni fattori di rischio:
- 2 – 3 anni: scarsa produzione di parole e difficoltà a combinarle insieme; scarsa comprensione di semplici comandi e poco interesse per la relazione con i coetanei;
- 3 – 4 anni: sostituzione della parola con il gesto, sostituzione od omissione delle stesse, composizione di frasi brevi;
- 4 – 6 anni: si potrebbero manifestare un Disturbo specifico del linguaggio (DSL), disturbo della comunicazione (balbuzie), deglutizione atipica associata ad eventuali difetti di pronuncia per alcuni suoni;
- dai 6 anni in poi il bambino potrebbero evidenziarsi problemi di concentrazione, memoria, di apprendimento della scrittura, della lettura, del calcolo o di tratto grafico irregolare (DSA).
È compito del logopedista eseguire un’accurata anamnesi per raccogliere la storia clinica del paziente, effettuare test e osservazioni che gli permettano di ottenere un adeguato inquadramento clinico per poi pianificare un progetto riabilitativo personale, definendo le aree di intervento specifiche e gli obiettivi a breve, medio e lungo termine.