Nel processo di apprendimento è importante imparare a riflettere sulla propria mente e sulle conoscenze che possediamo. Questo ci permette di capire come affrontare un compito nel migliore dei modi aiutandoci nella scelta delle strategie più adeguate da utilizzare in quel momento. L’ultimo step è quello dell’autovalutazione che ci consente di valutare come abbiamo affrontato quel compito.
Processi metacognitivi di controllo: cosa sono?
Gli aspetti metacognitivi si riferiscono alla comprensione del compito e della sua difficoltà, all’analisi delle vie per affrontarlo, alla scelta e pianificazione della linea da seguire e all’utilizzo coordinato delle strategie adottate. Quelli appena elencati, prendono il nome di Processi metacognitivi di controllo.
Tali processi possono verificarsi solo perché l’individuo possiede già delle conoscenze relative al compito proposto che gli permettono proprio di capire il compito e di affrontarlo nel modo più corretto e adeguato. Convivono dunque due aspetti: la conoscenza metacognitiva (ovvero l’insieme delle conoscenze che riguardano il funzionamento della mente e che sono potenzialmente in grado di influire su di essa) e i processi metacognitivi di controllo (ovvero l’insieme dei processi che presiedono ai processi cognitivi durante la loro esecuzione).
Detto in altre parole, tali processi permettono all’individuo di controllare la pianificazione (il prima) e l’esecuzione (il dopo) di un compito proposto.
In particolare si evidenziano alcune tra le principali strategie:
- Previsione
- Pianificazione
- Monitoraggio
- Autovalutazione
La previsione
Consiste nella capacità di saper anticipare il livello della propria prestazione in relazione alla tipologia, alla difficoltà e alla finalità del compito. In questo caso entra in gioco anche la memoria in quanto è necessario attivare le conoscenze pregresse, le informazioni che già si possiedono e metterle in relazione con le “nuove” (ovvero quelle richieste dal compito).
Un esempio di tale attivazione è la lettura del titolo o la visione delle immagini (ovviamente se presenti nel testo).
La previsione attiva dunque la memoria, sviluppa la formulazione di ipotesi e attiva l’attenzione, permette di collegare il particolare al generale e stimola l’attenzione sostenuta che favorisce la comprensione del testo.
La pianificazione
Consiste nella capacità di ordinare le varie fasi necessarie per la risoluzione di un compito. Una strategia di pianificazione prevede l’utilizzo di una sequenza di attività: osservazione, esecuzione e controllo.
- l’osservazione è una vera e propria esplorazione visiva del materiale che si ha a disposizione per risolvere il compito e deve essere attiva per tutta la durata dello stesso;
- l’esecuzione si riferisce invece all’utilizzo di specifiche abilità (ad esempio l’individuazione di parole chiave o di concetti rilevanti);
- il controllo riguarda il monitoraggio e l’autovalutazione.
Il monitoraggio
Consiste nella capacità di controllare ciò che si sta facendo e che si è fatto ed è in questa fase che entra in gioco l’attenzione.
Nel momento in cui il processo di controllo attentivo è finalizzato al compito e costante nel tempo, si può affermare di aver raggiunto l’automatismo delle strategie ed un loro veloce utilizzo.
L’autovalutazione
L’autovalutazione è un aspetto molto importante relativo all’efficacia e all’efficienza delle strategie messe in atto. Lo studente deve essere in grado di valutare “il come” è stato svolto un determinato compito analizzando le strategie adottate.
Anche in questo caso esistono diversi passaggi:
- Analisi delle strategie adottate (per comprenderne l’adeguatezza)
- Riflessione sulla generalizzazione delle strategie (in quali contesti posso metterla nuovamente in atto)
- Ampliamento della conoscenza procedurale (imparare quando e come applicare quella determinata strategia)
- Rinforzo positivo che permette nello studente lo sviluppo di autoefficacia e autostima
- Definizione di un piano strategico futuro
Conclusioni
In sintesi, l’insegnamento a riflettere sulla mente, a imparare a controllarla e a usare efficacemente delle strategie, non solo produce prestazioni migliori ma induce nello studente una più positiva attitudine verso il compito e una maggiore motivazione.